Le gengive sane generalmente non sanguinano, quindi se noti del sangue quando ti lavi i denti o usi il filo interdentale, questo potrebbe essere il segno che stai sviluppando un disturbo gengivale.
I disturbi gengivali colpiscono molti adulti, infatti possono provocare alito cattivo e gengive arrossate, gonfie e sanguinanti. Se questa condizione non viene trattata può portare nel tempo ad una recessione gengivale e, nei casi più gravi e non trattati da uno specialista, alla perdita del dente: Ecco perché risulta fondamentale essere consapevoli delle buone abitudini per contrastare l’evoluzione dei disturbi gengivali.

Anzitutto prevedere l’utilizzo di uno spazzolino a setole morbide almeno due volte al giorno, associando una corretta modalità di spazzolamento, e l’uso di un collutorio e dentifricio specifici: evitare di fumare e di bere alcol, inoltre, aiuta le gengive a stare in salute. Si consiglia infine di non sottovalutare mai le prime avvisaglie di disturbi alle gengive o la presenza di tracce di sangue su di esse: anche se i sintomi possono essere lievi e non provocare particolari fastidi, in caso di sanguinamento – anche se lieve – è bene chiedere un consulto al proprio medico, che saprà consigliare sulla migliore terapia da adottare. Risulta fondamentale essere coscienti che le gengive in situazioni fisiologiche normali non dovrebbero sanguinare: perfino il minimo sanguinamento non dovrebbe venire considerato trascurabile.

Con il sanguinamento delle gengive, quando rivolgersi al proprio medico?
Con sanguinamento delle gengive è bene consultare il medico nel caso in cui sia già stata diagnosticata o si sia a rischio di una delle patologie associate.